CAMPUSNEWS – EDIZIONE DEL 28-03-19

Come ormai sapete, questo è il nostro appuntamento con le informazioni a cura del Campus di Cesena. Parliamo subito di futuro. Sono stati pubblicati i bandi di ammissione per accedere ai seguenti corsi di studio: Ingegneria biomedica, Ingegneria elettronica, Ingegneria…

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Across The movies – Chet Baker: Born To Be Blue

Anche quest'anno giunge a termine l'edizione di Across The Movies 2019. Per chiudere in bellezza la rassegna, la serata di giovedì 21 marzo è stata dedicata all'artista Chesney "Chet" Baker, trombettista e cantante statunitense di musica jazz.Dalle ore 19.30 è…

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AlmaFest 2018: intervista ai Finley.

Uniradio: Buonasera Finley! Innanzitutto siamo molto onorati di avervi davanti, siete parte del nostro passato e certamente si spera anche del nostro futuro. Vi va di rispondere a qualche domanda prima del concerto?Finley: Certo siamo qui apposta! Prima di tutto grazie…

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UN CONSIGLIERE DI QUARTIERE A MALTA: FOTO-RACCONTO DI UN VIAGGIO SETTEMBRINO

Andiam, andiam, andiamo a Zabbar”
Da Cesena a Zabbar. Dall’Italia a Malta: così vicina, così lontana. Tra il lavoro, gli esami, la spiaggia di Cervia, e le serate con gli amici il tempo è volato. Tiziano Terzani parlava di quelle giornate che passano “senza lasciare una traccia”: soprattutto d’estate, terminati gli esami, il tempo ci prende in giro. E appunto, vola. Come quell’aereo di linea che ha caricato l’otto settembre una comitiva composta da romagnoli e non (più non, che altro). Rappresentavamo il nostro Comune, come ragazzi e cittadini attivi.
La prima parte del progetto Erasmus+, che vedeva ospitata a Cesena una compagine di giovani maltesi impegnati nella politica locale, è stata un’occasione per conoscere gente nuova, oserei dire amici. E magari qualcosa di più. Ma alla partenza, i miei compagni di viaggio erano per la maggior parte sconosciuti; o meglio, come direbbe un bravo educatore, delle persone da scoprire.
Ho salutato e chiacchierato con tutti da Cesena a Bologna (ne sono proprio sicuro?): penso che sarà una bella avventura, ma le aspettative rimangono volutamente basse.
Selfie di gruppo e si parte.
Il viaggio è accompagnato da una “cochina, bella fresca” e un salato di pasticceria, da qualche turbolenza che mi ha svegliato da una siesta, e dal libro di poesie in dialetto di Pedretti, con Chiara F. perplessa di fianco a me.
La visuale di Malta dall’aereo è particolare, sembra un paesaggio mediorientale. Anche da terra la sensazione è la stessa: ”Ma siamo a Kabul?”
Qualche giorno dopo ne avremo la conferma.
Il benvenuto è piovoso. Saliamo sul pulmino. La guida a sinistra mette un po’ di terrore alla prima rotonda, ma ci faremo l’abitudine. Guardo fuori dal finestrino: tra le varie attività commerciali scoviamo con stupore anche un Conad. Viste le recenti polemiche a Cesena, guardo il Pres e domando: ”E Lukki keffàà!1!!1???”
La destinazione è il Kappara Hotel, un albergo posto su una salita (o una discesa, dipende dai punti di vista, e dalla stanchezza). È l’unico ad aver partecipato al bando, quindi il migliore e il peggiore che ci potesse capitare. A prima vista sembra moderno e accogliente.
Camera 306. Ale: che coppia. Cambio veloce. Dopo una 2 al volo e il sentimento d’odio per l’assenza del bidet, ci vestiamo in fretta e furia. In giacca e cravatta. Ci dobbiamo “tirare” per il welcome.
Scendiamo, e uscendo dall’ascensore una figura angelica mi abbaglia: è il Pres. Si presenta con un tessuto di lino, bianco. Voglio assolutamente una foto con lui.
Successivamente facciamo conoscenza con l’autista che diventerà il nostro idolo, e che ci accompagnerà con la musica “a palla” ad ogni spostamento: nessuno si ricorda il suo nome, quindi per tutti noi si chiamerà Ciro.
La meta è il Local Council, e siamo formali come non mai. Chissà com’è… Ah, è questo? Mi ricorda il centro sociale del mio quartiere. Solo che di fronte non ha una chiesa, ma il Bocci Klabb: indovinate a cosa si gioca in questo luogo. La doppia c di “Bocci” e la doppia b di “Klabb” mi fa venire in mente Alessandro Borghese, e me lo immagino a pronunciare queste due parole col suo accento romanesco. È poesia.
Durante l’estate ero andato a comprare il vestito elegante apposta per entrare nel Parlamento progettato da Renzo Piano: passerà, invece, per tutt’altro luogo.
Entriamo. Nella sala del Consiglio c’è una mostra di un pittore locale, e un tavolo in legno, con un martelletto sopra. Ovviamente tutti ci giocano, ma sempre in modo “formale”.
In seguito a una breve presentazione, visitiamo Zabbar. La piccola città è ghirlandata per la più importante festa dell’anno, quella della Madonna Tal-Grazzja, ed è divisa in due fazioni: VERDI VS BLU. E tu, da che parte stai?

To be continued…

Enrico Rossi

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DIARIO DI UNA MATRICOLA

8 Aprile Le belle giornate, il sole, la voglia di studiare che ti scivola via da ogni centimetro quadrato del corpo e la primavera che si insinua in ogni poro. Dopo le vacanze di Pasqua, sempre che così si possano…

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DIARIO DI UNA MATRICOLA

8 marzo, diario di una matricola Per questo giovedì, dopo la fine di un febbraio che è volato via e l'inizio di un marzo che potrebbe non finire mai, ho deciso di alleggerire le vostre menti condividendo con voi una…

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Positive Vibration intervista a Light Soljah

Nella puntata del 12 Febbraio Nico Positive di Positive Vibration ha intervista il cantante Light Soljah   NicoPositive: Buonasera Light, bentrovato su Positive Vibration, per iniziare e farti conoscere dai nostri ascoltatori ti chiedo da dove vieni, chi sei, che…

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Colpo di fulmine o abbaglio?

Discoteca, luci basse, musica a palla. Gente che si muove confusamente in ogni direzione, illuminata a sprazzi dalle luci stroboscopiche, risate. Un drink in mano, mi guardo intorno per cercare le mie amiche, ma dove saranno sparite? Erano qui un…

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Racconti di viaggio

Viaggiare è una delle scelte migliori che si possano prendere nella propria vita:            immergersi in una città nuova, nei suoi ritmi e nei suoi spazi, confrontarsi con una nuova lingua (anche restando in Italia certe…

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La percezione di sé verso il lavoro e l’occupabilità

Il lavoro è molto importante per l’individuo: è un modo per costruirsi una parte importante dell’identità (in questo caso si parla di identità professionale), è il mezzo per contribuire all’economia familiare (e sappiamo quanto è importante la famiglia nella nostra cultura), è la testimonianza di avere un ruolo nella società.
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Diario di una matricola

8 gennaio

Il fatidico viaggio verso la sessione invernale è iniziato.. ma vi vorrei parlare di due diversi tipi di viaggio, anzi, di due parti di uno stesso viaggio:

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REGALARE UN LIBRO

Il Natale, che ci crediate o no, è davvero imminente. I regali hanno sempre un significato, sia per chi dona sia per chi riceve. La tipologia del dono, in qualche modo, aiuta anche a definire il rapporto con l’altra persona…

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DIARIO DI UNA MATRICOLA

Diario di una matricola, 8 dicembre

Nel mezzo (tendente all’inizio) del cammin nostro universitario,
mi ritrovai per una selva oscura,
che la diritta via, se non già smarrita, era lì lì per esserlo.

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#NuovoMEI2016: intervista a Giordano Sangiorgi

Il Meeting delle etichette indipendenti quest'anno si trasforma nel #NUOVOMEI 2016 e si terrà a Faenza dal 23 al 25 Settembre. Musica, incontri, conferenze, seminari, mostre e occasioni di confronto che vedranno protagonisti gli esperti del settore giornalistico, musicisti e…

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Arrivederci Uniradio

Sembrava impossibile, eppure questo momento è arrivato. Una seria malinconia. Prendo fiato, tutti i santi giorni penso e ripenso a questa esperienza, ormai arrivata alla fine. Ci ho messo il cuore, in questi due anni di radio. Ho fatto per…

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