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Più di quanto pensiate. Ma vi siete mai soffermati sul suo vero significato?
Condividere: composto da con e dividere; quest’ultimo a sua volta dal latino: dis separazione e videre vedere. Vedere separato.

La realtà è magnificamente complessa per essere guardata da due occhi soltanto; non è affascinante il fatto che uno stesso oggetto possa apparire diverso agli occhi di altri?
Ma è ancora più interessante come tutti noi, sentiamo l’irrefrenabile bisogno di rendere le persone “partecipanti attivi” del nostro pensiero; è un vero e proprio impulso innato.
Quando condividiamo con qualcuno una canzone, una frase, una fotografia, un’esperienza, usciamo per un istante dai nostri binari, aprendoci a un mondo e a un modo di vedere sicuramente differente, e proprio per questo prezioso.

Ora pensate ad un libro. Magari a quello che più vi sta a cuore.
Se aveste la possibilità di consegnare questo libro ad una persona sconosciuta, lo fareste? Condividereste una storia che, una volta letta e accudita farà parte di voi, con un estraneo?

E’ un gesto così semplice!
E lo è ancora di più quando, a questo scopo, si apprestano tecnologia e Web.

Vorrei, per l’appunto, presentarvi un sito dal nome magico: ACCIOBOOKS.
La filosofia che sta alla base è la possibilità di poter leggere per tutta la vita, anche solo grazie a un libro, da scambiare in continuazione dopo la lettura.
L’idea è semplice: basta registrarsi gratuitamente sul sito ufficiale, scegliere quale libro scambiare, e quale avere in cambio.
Subito dopo, si può iniziare a interagire e a organizzarsi, tramite e mail, con gli altri utenti. Una volta decisi i libri da scambiare, si procede alla spedizione che, grazie al piego dei libri (un servizio apposito delle Poste), costa poco più di un euro.

“Inviare un libro a qualcuno è commettere un’effrazione, è una violazione di domicilio. Vuol dire invadere la sua solitudine, quello che egli ha di più sacro, vuol dire obbligarlo a rinunciare a se stesso per pensare ai tuoi pensieri”.  Emil Cioran

Esistono tanti siti e tanti altri modi, ma quello che più conta penso sia il fine e non il mezzo.

Lasciare andare qualcosa di personale, impacchettarlo con cura e personalità (c’è chi regala bustine di tè, segnalibri, origami) per una persona che non conosci (quindi zero pregiudizi e zero interessi personali); è un semplice gesto di gentilezza fuori da un contesto così ordinario.

«Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu e io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora entrambi abbiamo due idee»  George B. Shaw

 

Evelyn De Giorgi

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