Uniradio ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con un artista al suo primo disco che, sebbene segni il suo esordio, è carico di una sensibilità artistica decisamente degna di un musicista già navigato: Cienfuego.
(Alla fine dell’articolo troverete anche il link per ascoltare l’album Dub Expedition)

Uniradio: ”Ciao! Come prima domanda, per iniziare subito a parlare della tua musica volevo chiederti di definirti un po’ musicalmente, a che stile senti di appartenere?”

Cienfuego: ”Rispondo subito parlando dell’album: sicuramente lo definiamo un CD reggae e dub. Preciso un attimo questo ultimo termine perché può essere sconosciuto ai più: il dub è un genere di musica che nasce dal lato b dei dischi, infatti in origine un disco, se riprodotto sul lato a consentiva di ascoltare il brano, mentre se riprodotto sul lato b offriva una riproduzione del brano puramente strumentale.
Per quanto mi riguarda ho tentato di attenermi il più possibile alle tradizioni e origini di questi due generi, anche se, come puoi immaginare, è molto difficile, data la differenza di epoche e contesto.”

Uniradio: ”Quindi, data appunto questa differenza cronologica, quali innovazioni pensi di aver portato? Quali pensi siano le tue caratteristiche che ti distaccano dal genere classico?”

Cienfuego: ”Devi sapere che, fin da quando ho iniziato ad affacciarmi alla scena musicale, anche solo a livello di idea, da bambino, non mi sono autoimposto di portare qualcosa di nuovo, anche perché, secondo me, la novità esce fuori quando non te ne accorgi. Io desidero portare un contributo alla scena musicale, lasciare un’impronta, non ho interessi a stravolgere e cambiare troppo una tradizione musicale che già irrimediabilmente muta di per sé.
Un elemento che se vuoi si potrebbe considerare innovativo credo sia la mia scelta tecnica: in un mondo di musica digitale e creata con strumenti “standardizzati” ho scelto una strada differente puntando su strumenti analogici che a mio parere forniscono una diversificazione migliore delle tracce; ecco forse sintetizzando il tutto credo che il mio modo di innovare sia tornando indietro. ”

Cienfuego



Uniradio: ”Hai qualche artista che prendi come modello di riferimento?”

Cienfuego: ”Per me l’inizio di tutto è stato Bob Marley, l’artista che mi ha fatto apprezzare sia il reggae che il dub, a parte lui posso citarti qualche nome di personaggi come King Tubby e Scientist che apprezzo particolarmente per il loro ruolo intermedio nel panorama musicale, svolgendo loro sia la figura di musicisti che di produttori.
Un’altra persona che mi ha ispirato molto negli anni è un ragazzo di Pordenone, Paolo Baldini, e, sempre restando su nomi italiani, Alborosie.”

Uniradio: ”Continuando a parlare di altri artisti, il tuo album è molto ricco di collaborazioni, puoi spiegarci come nasce un incontro tra artisti di questo tipo? Con quale artista hai trovato più stimolante e interessante lavorare?”

Cienfuego: ”La collaborazione più importante è stata con Bonnot, figura per importantissima anche a livello personale ed è nel suo studio che sono andato a registrare l’album. Per quanto riguarda i cosiddetti featuring banalmente posso dirti che nascono in base alla traccia; per esempio nel mio caso, in base a quali tracce sentivo avessero l’esigenza di una voce, mi sono rivolto ad artisti che conoscevo e che più sentivo adatti al brano. Con le due ragazze Awa Fall e Mistilla c’era una conoscenza pregressa, particolarmente con Mistilla, con cui ho un bel rapporto di amicizia che ha reso la collaborazione con lei la migliore proprio per l’affinità affettiva oltre che musicale.”
Kumar, invece, è quello che per me ha lasciato nell’album un’ impronta più giamaicana, è stato un onore collaborare con lui. ”

Uniradio: ”Un’ ultima domanda, per chiudere parlando del disco, cosa vorresti trasmettere con esso ad una persona che ti ascolta?

Cienfuego: ”Allora più che messaggio vero e proprio ti parlerei di una volontà di trasmettere un certo tipo di sensazioni, vorrei che la mia musica fosse vissuta come un’esperienza dinamica, non solo prettamente di ascolto. Le persone che hanno ascoltato i pezzi mi hanno riferito che vedono la mia musica come “musica da viaggio” adatta ad accompagnare, per esempio, lunghi viaggi in macchina e personalmente sono felicissimo venga recepita in questo modo. ”

Uniradio: ”Grazie mille per il tuo tempo, è stato un piacere!”

Cienfuego: Figurati grazie a te arrivederci!


Ascolta Dub Expedition su spotify:

https://open.spotify.com/album/0lU9hmjkqHyTgFqAHJLfHd?si=zyduQvRmTRSDXfg6EaMiig

Francesca Franchin

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