Il 18 e 19 maggio ci sono state le elezioni per i rappresentanti degli studenti in tutti gli organi del nostro Ateneo. Il primo dato che colpisce è l’affluenza: 12,2% che vuol dire circa novemila votanti su ottantamila.

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Un’affluenza davvero bassa e, come si può vedere, anche inferiore alle elezioni di 3 anni fa. Non esiste un’unica spiegazione e certamente non è facile capire perché ci sia così poco interesse per la rappresentanza. Anche nelle elezioni di stampo nazionale o nei referendum c’è stata una scarsa affluenza e l’università è lo specchio o, ancora meglio, la proiezione futura della nostra società. Solo per provare a ragionarci un po’, uno dei motivi è sicuramente il periodo: a metà maggio molte lezioni possono già essere finite. La scelta delle date, però, dipende solo in parte dalla nostra università, infatti si è deciso (come 3 anni fa), di allinearsi alle date delle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), per risparmiare tempo e soldi. A volte, credo anche che non sia compresa (e non sia comunicata a dovere) l’importanza di tali votazioni. Gli studenti non vedono come prioritario avere delle persone che possano interfacciarsi con i docenti costantemente e possano avere un peso non indifferente in tutte le decisioni che riguardano l’Ateneo: dagli appelli d’esame, all’organizzazione delle sessioni di laurea, fino ad arrivare agli organi maggiori dove si discute di tassazione, borse di studio, progetti rivolti a tutti gli studenti.

Andando un po’ più nello specifico, vi mostriamo i dati sempre ufficiosi delle elezioni dei membri del consiglio degli studenti in quota Uninominale, in cui sono eletti 13 candidati (quest’anno si sono presentate 28 persone). Questo tipo di votazione non prevede liste contrapposte, bensì, in maniera molto pratica, chi prende più voti esce. Potete trovare i risultati ufficiosi QUI. Mirko Grammatico, il candidato di Universitari Cesena, nonché presidente di Spazi,è stato eletto con 440 voti. Un risultato importante, che dimostra la continuità del lavoro delle 5 associazioni di Cesena e la capacità di avere una buona visibilità.

Oltre al modo Uninominale, i membri del consiglio degli studenti sono eletti con un sistema proporzionale a liste contrapposte basate sulle undici Scuole dell’Ateneo. Per visualizzare i risultati ufficiosi anche di queste votazione potete cliccare QUI. Quindi, 13 eletti dal sistema proporzionale (tra cui Mirko Grammatico) e altri 20 eletti dal sistema proporzionale (per un totale di 33 membri). E qui partono delle grandi (e anche gradite) sorprese: dopo circa 70 anni, la maggioranza assoluta del Consiglio sarà composta da esponenti della Sinistra Universitaria e delle realtà indipendenti,

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con un conseguente calo (da sedici a tredici) nel numero dei rappresentanti di Student Office (espressione di Comunione e Liberazione nelle università italiane). Questa è un’opportunità da cogliere immediatamente, perché ciò potrà consentire di lavorare in modo determinante su tanti temi cari agli studenti, senza dover conquistare ogni volta qualche voto di Student Office e allungare i tempi di qualsiasi iniziativa. E’ un risultato storico, confidando nella buona volontà di tutte le parti di trovare un accordo, su tutto, sia sulle nomine negli organi maggiori, sia sulle priorità. La Romagna dovrà essere un punto cardine del lavoro degli studenti: dallo sviluppo costante dei poli romagnoli dipende anche la crescita dell’Ateneo intero.

Danilo Buonora

Fonti: unibo.it, Corriere di Bologna.

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