Dopo tre anni, si torna a votare per le elezioni studentesche universitarie. Come di consueto…

Democrazia: è un termine di origine greca che indica il “governo del popolo”. Lo strumento principale che il popolo ha a disposizione per esercitare il proprio potere governativo è il voto. Attraverso il voto, esso seleziona i propri rappresentanti, cui spetterà l’arduo compito di portare le redini del Paese.
Anche l’Università è un più o meno vasto gruppo sociale, organizzato sulla base di proprie regole e con propri organi amministrativi e di governo. Come tale, anche l’ordinamento universitario dà al proprio “popolo”, gli studenti, la possibilità di nominare suoi rappresentanti; il compito di questi rappresentanti è quello di esprimere i pareri, i suggerimenti e le richieste provenienti dal corpo studentesco.
Trattasi di un piccolo, grande strumento, atto a stimolare l’Università a crescere nella consapevolezza delle esigenze dei fruitori dei servizi dell’Ateneo. E’ un modo per partecipare, più o meno attivamente, alla costruzione degli ambienti fisici e culturali dell’università che vorremmo. È un tassello posto nel presente per il futuro nostro e di chi ci succederà sui banchi. E’ un modo per dire “A noi interessa”. È un modo per dire “Noi ci siamo”.
Articolo a cura di Mirko Grammatico
Tratto da Unimagazine, Maggio n° 3
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