Studiare è un’attività impegnativa, si sa.

Tra quaderni di Dragonball, evidenziatori profumati e libri che per metterli in borsa c’è bisogno del porto d’armi, lo studente deve barcamenarsi con la richiesta costante di energie dal proprio corpo. Da tutto si sfugge: dalla polizia, dalla consegna di una tesina, dalla sessione di esami. Ma da lei no, dalla fame non si scappa.

Potremmo dividere la popolazione studentesca grossomodo in due categorie principali di affamati: i primi sono i precisi, gli organizzati; che sia un panino chilometrico con la mortadella o 30 gr di cous cous con le carote, uno studente organizzato non soffre mai: prepara tutto con cura la sera prima, possiede innumerevoli tupperware e ha sempre forchetta e mela avvolti nello scottex. E poi c’è l’altra tipologia: lo studente che mangia a caso. Quando pausa-pranzo_1esce la mattina non ha mai fame, e pensa di rimanere in questo stato di pura beatitudine tutto il giorno. Solitamente tende a passare più delle cinque ore consecutive in aula studio, è un fumatore accanito e no, non si porta dietro il cibo. Resiste eroicamente ai morsi della fame fino a quando, al culmine della disperazione, raccatta gli spicci, si prende un crescione, e torna a studiare con la pancia piena (almeno fino alla prossima crisi).

Bene, la ricetta di questo numero vuole mettere insieme il tipico pasto dello studente a caso con un po’ dello zelo dello studente preciso. Oggi prepariamo la pizza in padella! È un pasto perfetto per quelle volte che ti senti un po’ chef ma hai bisogno della tua dose di porn food quotidiano, in più è rapida e decisamente alla portata di tutti. Di cosa avrai bisogno?

  • 500 g di farina (va bene tutto, a parte quella di mais… la polenta un altro giorno!)
  • 3 cucchiai d’olio
  • 1 bicchiere e mezzo di latte
  • 1 bustina di lievito (“per torte salate” e NONmastro fornaio”, altrimenti la pizza la mangiate dopodomani. Se proprio siete trogloditi andate di lievito vanigliato paneangeli, l’impasto sarà solo un pelino più dolce)
  • Sale q.b.
    th
    Pizza in padella

    Prendi un ciotolone di quelli grandi e larghi e buttaci dentro la farina, il lievito, l’olio ecc., mescola bene con un cucchiaio di legno, finchè la massa diventa praticamente immescolabile e appiccicosa, ma gli ingredienti per lo meno non si distinguono più. Ora trasferisci l’impasto sul tavolo (che avrai precedentemente infarinato) e inizia a lavorarlo un po’. Lo so che non sai come fare e ti senti uno scemo ma fidati, basta far finta di essere una dolce nonnina che fa il pane e la cosa verrà da sé. Aggiungi farina se troppo appiccicoso o un filo d’olio se troppo compatto. Proseguiamo con la cottura: prendi una padella, buttaci un po’ d’olio e scalda a fuoco basso. Nel frattempo dividi l’impasto in due palle e stendile con il mattarello (se non ce l’hai ti assicuro che una bottiglia di birra vuota va benissimo), poi metti il primo disco nella padella e buttaci il ripieno (prosciutto, formaggi, verdure, quello che ti pare), appoggia anche il secondo disco sopra e ripiega i bordi in modo da non far uscire tutto. Cuoci 8 minuti a fuoco medio con sopra un coperchio, poi gira la pizza con l’aiuto di un piatto e cuoci altri 8 minuti dall’altro lato. Voilà, la vostra pizza ripiena è in tavola!

Articolo a cura di Tania Gianni  

Tratto da Unimagazini, n° 1 Marzo 2016

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su