Car* lettor* mi presento, sono Noemi, la nuova direttrice dell’editoriale. Nuova in realtà si fa per dire, ormai mi occupo di quest’altro lato di Uniradio da qualche mese, ma solo ora mi sono resa conto di non essermi mai presentata come si deve quindi eccomi qui a rimediare.

Il mio ruolo all’interno del gruppo di Uniradio è quello di organizzare un po’ l’editoriale, quindi in sostanza di quando e come pubblicare gli articoli o testi di presentazione come questo.

A proposito di scrivere, mi sembra giusto inaugurare il nuovo anno di pubblicazioni parlando del perchè scriviamo, non per giustificare la presenza di un editoriale legato alla radio, quanto più per riscoprire le motivazioni e le ragioni che hanno portato e che ancora muovono tutta la grande famiglia di Uniradio Cesena.

Come avrete letto il titolo di questo testo è “Esigenze” perché è proprio questo il mattone fondante che riunisce ogni lunedì alle 21 de* ragazz* in una palazzina del complesso dell’ex macello a parlare di interviste, podcast, programmi radiofonici live e, ovviamente, di articoli da scrivere. È l’esigenza di raccontarsi, quello che ci guida, trovare un modo per esprimersi e rapportare il proprio universo interiore al mondo esterno, narrandolo attraverso un microfono o uno schermo del pc.

Attraverso le nostre voci ci siamo fatti narratori di eventi di vita quotidiana, opinioni e interviste fin dal lontano 16 dicembre 2010, e da allora abbiamo costruito un ambiente protetto, pieno di idee e dove ogni persona è libera di esprimere la propria individualità e le proprie esigenze.

L’unico desiderio per il tempo che sarò a capo della redazione è quello di portare avanti una politica di scrittura per necessità, spero di riuscire a raggiungere questo obiettivo. E se qualcun* che sta leggendo ora sentisse l’esigenza di scrivere, può contattarci sui social o venire direttamente a riunione il lunedì sera.

Queste erano le poche cose che ci tenevo a dirvi, nel caso  ci si vede in palazzina o “casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte”.

Noe

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