La seconda serata di Across The Movies, la rassegna di cinema e musica che si svolge ogni giovedì al cinema Eliseo, ci ha molto sorpresi. Infatti, per quest’occasione è stato proiettato “Backliner”, il documentario diretto da Fabio Lovino e dedicato alla carriera artistica di Riccardo Sinigallia. In sala erano presenti anche Sinigallia e Lovino che, dopo la proiezione del film, hanno dialogato a lungo con Luigi Bertaccini.

Riccardo Sinigallia è una di quelle personalità la cui popolarità è inversamente proporzionale al numero dei successi prodotti. Cantautore e produttore discografico romano, Sinigallia ha collaborato ai primi due album di Niccolò Fabi, c’è il suo nome dietro a “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino, ha prodotto l’album “La fine dei vent’anni” di Motta e “Non erano fiori” di  Coez. Inoltre, ha collaborato con Frankie Hi-Nrg nel ritornello di “Quelli che benpensano”, dirigendone anche il videoclip. Con “Ciao cuore” i suoi dischi ammontano a quattro, a chi gli chiede “come mai così pochi?”, lui risponde:

Non riesco a vivere la mia vita come un disco mio e una pausa tra un altro disco mio. Ho bisogno di rigenerarmi, ho bisogno di vivere per raccontare.

Riccardo Sinigallia

Il docufilm, intitolato “Backliner”, è stato fortemente voluto da Lovino, per ringraziare ed omaggiare un grande poeta, quale Riccardo Sinigallia. Il film è uscito nel 2018, poco dopo la pubblicazione dell’ultimo disco di Riccardo ed è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Fabio Lovino e Riccardo Sinigallia

Il documentario di Lovino racconta il percorso artistico di Singallia dai primi anni ’90 all’uscita di “Ciao cuore”. La narrazione si snoda tra riprese effettuate durante le registrazioni dell’ultimo disco e materiale ripreso da vecchi video, clip di concerti e registrazioni. È Sinigallia stesso a parlare di sé, della sua musica e della propria crescita artistica; si racconta in treno, tra il chiacchiericcio dei passeggeri. La scelta del treno, racconta Lovino, non è casuale, esso è il mezzo di trasporto simbolo del viaggio: il viaggio all’interno della musica di Riccardo Sinigallia.

Con grande realisticità il regista rende la semplicità di Riccardo tramite una narrazione molto asciutta, non ci sono effetti speciali; ne deriva una sensazione di intimità, la stessa che si prova ascoltando la musica di Riccardo Sinigallia. Il percorso dentro l’artista è effettuato tramite i contributi e le narrazioni di amici, produttori discografici e artisti: Valerio Mastrandrea, caro amico di Riccardo e protagonista di numerosi videoclip, Laura Arzilli, bassista e moglie di Sinigallia, la produttrice discografica Caterina Caselli, Renato De Maria, regista di Paz!, di cui Sinigallia ha curato la colonna sonora. A contribuire alla realizzazione del ritratto dell’artista sono anche: Frankie Hi-Nrg, Ice One, Francesco Zampaglione, Marina Rei, Daniele Sinigallia, Motta, Coez  e molti altri ancora. 

Era anche lui un personaggio di Andrea Pazienza

Renato De Maria

Copertina dell’album “Ciao cuore”

Alla visione del film Riccardo ammette di sentirsi sempre lusingato dall’enorme quantità di belle parole spese nei suoi confronti. In realtà, la personalità di Sinigallia è davvero unica nel panorama musicale, Riccardo è un backliner. Un amante della musica fatta “per far stare bene le persone”, molto lontano dalla figura del performer, che la rassegna ci aveva proposto la scorsa settimana con Freddie Mercury. Sinigallia, il suo studio, il suo modo di lavorare sono stati un fondamentale trampolino di lancio per molti grandi artisti. Lo scopo di Riccardo è quello di mettere al centro della musica la componente artistica, tenendosi lontano da quelli che in questa vedono solo la spinta e la determinazione per conquistare il palco. 


Comunque fuori moda
Mentre un altro pezzo vola

 Testo di “Backliner” dall’album “Ciao cuore”

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