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L’undicesima edizione di Across The Movies, la rassegna di musica e cinema, è ufficialmente iniziata. L’edizione 2019 si compone di cinque incontri, ogni giovedì dal 21 febbraio al 21 marzo, presso il Cinema Eliseo di Cesena. Il calendario dell’edizione 2019 di Across The Movies prevede un viaggio tra generi musicali e artisti molto diversi tra loro: dal Rock al Jazz, passando per le origini del Rap italiano e molto altro ancora. In apertura di ogni serata, nel foyer del cinema, ad accompagnare un ricco aperitivo c’è la diretta di Radio Icaro Rubicone, con il programma “Across on Air”. Inoltre, è prevista una breve introduzione ad ogni pellicola in programma a cura di Luigi Bertaccini, storico giornalista musicale e collaboratore della rassegna. Durante la presentazione di ogni pellicola sono previsti degli interventi musicali, volti ad omaggiare e a reinterpretare alcuni dei più noti brani degli artisti a cui è dedicata la proiezione.
La prima serata di Across The Movies è dedicata ai Queen, uno dei fenomeni commerciali più imponenti della storia della musica. Amati e profondamente criticati, i Queen di Freddie Mercury hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica, firmando un gran numero di successi ed esibizioni straordinarie.
Il live della prima serata, interamente dedicato alla band anglosassone, è a cura di Houdini Righini e Massimo Marches che, con grande eleganza ed originalità, hanno riproposto alcuni dei più grandi successi del gruppo inglese. Ecco l’intervista che abbiamo fatto ai due artisti riminesi, per conoscerli da vicino:
Intervista ad Houdini Righini e Massimo Marches
UniRadio: Ciao! Vi andrebbe di raccontarci un po’ chi sietee che genere di musica fate?
Massimo Marches: Io sono un cantante e chitarrista. Per questa sera, in via del tutto eccezionale, sarò il chitarrista di Giuseppe Righini.
Giuseppe Righini: Noi due siamo amici da una vita, abbiamo fatto un sacco di cose insieme. Nei miei dischi, ora uscirà il quarto, Massimo c’è sempre, soprattutto nei primi due. Siamo molto vicini per attitudini personali e lavorative, quindi ci piace collaborare anche per occasioni come questa. Per quanto riguarda il mio genere musicale, io sono un cantautore. Ciò che ci accomuna è la volontà di coniugare, anche se in maniera diversa, una scrittura molto tradizionale e italiana con delle attenzioni nei confronti della produzione che non è sempre italianissima. Insomma, tentiamo di far comunicare due mondi, un po’ come questa sera.
Marches: Possiamo affermare che facciamo cantautorato in italiano. Righini in realtà è un vero e proprio cantautore, ha scritto molte canzoni. Io ho prestato la mia chitarra e il mio modo di intendere la musica a diversi cantautori della scena romagnola, tra cui anche Giuseppe Righini, che successivamente mi ha ricambiato il favore come corista nei miei dischi.
Righini: Ho avuto l’onore di partecipare come corista anche nel progetto di Massimo, i Miscellanea Beat. Faremo di qui a poco dei concerti in cui io sarò coinvolto come voce narrante.
U: Che cosa suonerete questa sera come tributo ad una grande band, quale i Queen?
Righini: Abbiamo fatto un piccolo set di canzoni, porteremo “Bicycle Race”, “Radio Ga Ga”, “Somebody To Love” e una canzone un po’ minore, intitolata“I’m Going Slightly Mad”.
U: Come ci si sente a confrontarsi con degli artisti del calibro dei Queen?
Marches: Piccoli, piccoli. Quando vai ad imparare una canzone, vai oltre ad un semplice ascolto, riesci ad ottenere una percezione della musica che è molto diversa, si può ritenere quasi un privilegio. È molto interessate confrontarsi con artisti che non corrispondono ai tuoi ascolti quotidiani, anche se, in quanto chitarrista, ho seguito e ammirato la bravura di Brian May.
Righini: Anche per me è così, cantando dei testi di tale spessore mi capita spesso di cadere all’interno della canzone. C’è un elemento emotivo molto potente che entra in cattedra. È normale che ci sia la proiezione dell’artista che l’ha fatta, ma poi è la canzone che vince. È molto interessante vedere qualcuno che prende una canzone di qualcun altro e la porta reinterpretandola a modo proprio, indipendentemente da quello che faremo stasera.
U: Vi ringraziamo immensamente per le informazioni che ci avete fornito e vi facciamo un enorme in bocca al lupo!
Days Of Our Lives, la pellicola che ripercorre la storia dei Queen
La pellicola proiettata durante la prima serata dell’undicesima edizione di Across The Movies è Days Of Our Lives, diretto dal regista Matt O’Casey. Il documentario è stato realizzato in occasione del 40° anniversario dei Queen e mandato in onda dalla BBC, esso sembra essere il documentario più completo in assoluto sulla storia dei Queen.
Il documentario ripercorre i vent’anni di attività della band in due differenti parti, da un’ora ciascuna: la prima va dagli primi esordi al 1980, mentre la seconda tratta degli anni a seguire, fino ai giorni nostri, passando per la scomparsa di Freddie Mercury.

La carriera della band viene ripercorsa interamente, dal periodo degli Smile, al grande successo mondiale, fino ad arrivare agli anni 2000. La narrazione non è affidata ad una sola voce narrante, ma sono le numerose testimonianze reali a ripercorrere la storia dei quattro ragazzi inglesi, destinati a diventare leggenda. Il percorso della band dagli esordi ad oggi è tracciato tramite le interviste ai manager, ai produttori e ai giornalisti che hanno assistito, sostenuto e pesantemente criticato il successo dei Queen. Nel cast sono presenti anche Bryan May e Roger Taylor, che in occasione dei quarantesimo anniversario della band, si concedono a narrazioni di aneddoti e curiosità. La proiezione di interviste fatte ai Queen di allora è affiancata da brevi commenti ed aneddoti proposti a posteriori da Bryan May e Roger Taylor.
Sono gli estratti di video musicali, le riprese effettuate durante le registrazioni in studio e le fotografie scattate durante le prove sul palco che narrano direttamente la storia di un fenomeno mondiale, quale il successo dei Queen.

Circa 180 tracce musicali pubblicate dai Queen, i cui scrittori sono tutti i membri della band; perfino John Deacon, il bassista, ha firmato grandi successi, quali “ I Want To Break Free”. È Roger Taylor in persona a spiegare agli spettatori la stravaganza del video di “Bicycle Race” e ad affermare che la modestia non è mai effettivamente stata una qualità dei Queen. Tra i momenti più salienti del documentario troviamo l’incontro, presso il Wessex Sound Studios, tra i Queen, che registravano l’album News Of The World, e i Sex Pistols, che lavoravano a NeverMind The Bollocks. Molte sono le versioni sulla natura dell’incontro, ma simbolicamente esso ha rappresentato il confronto tra il rock, da un lato e il punk, dall’altro; tra la monarchia dei Queen e l’anarchia dei Sex Pistols.
“Un pomeriggio mentre i Queen stavano lavorando nella sala di controllo dello studio di registrazione, Sid Vicious fece irruzione,senza un barlume di lucidità, e affrontò Fred dicendogli: «Sei riuscito poi a portare la danza alle masse?» (riferimento a una citazione che Fred aveva fatto con la stampa musicale). Fred si alzò senza scomporsi, si avvicinò a lui e gli disse: «Ma tu non sei quel Stanley Ferocious o qualcosa del genere?», lo prese per il colletto e lo buttò fuori di peso. Tanta roba in questo affronto alla spigolosità del genere punk”.
Dal libro “Queen Unseen” di Peter Hince.

E ancora, le immagini originali del Live Aid del 1985, la miglior esibizione mai registrata nella storia della musica. Nella pellicola troviamo anche delle preziose testimonianze dell’ultimo anno di vita di Freddie Mercury , sempre animato da una volontà di fare musica “finché il corpo lo consentirà”.
“Datemi cose fa cantare: canterò e canterò”
Freddie Mercury
Gli ultimi attimi del documentario sono dedicati alle riprese originali effettuate durante il Freddie Mercury Tribute Concert, il grande concerto, promosso da May, Deacon e Taylor, dedicato alla memoria di Freddie Mercury e ad alcune testimonianze tratte dall’esperienza dei Queen+ Paul Rodgers.
Vi invitiamo caldamente a prendere parte a quest’iniziativa, qui il calendario delle prossime date.
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