C’è un’atmosfera particolare, all’interno di un teatro che annuncia la stagione. Paragonabile a un’azienda che…

Debutta al Teatro Comandini di Cesena il nuovo lavoro che Chiara Guidi ha composto attraverso il laboratorio del Metodo errante, questa volta coinvolgendo nell’esperienza studenti universitari, che andranno in scena con lo spettacolo La pietra dello scandalo, in prima nazionale lunedì 25 aprile alle 18.00 e alle 20.00, e in replica da martedì 26 a venerdì 29 aprile ogni mattina alle 10.00 (posti disponibili anche per pubblico extrascolastico). Ispirato al Macbeth di William Shakespeare, e rivolto ad adulti e bambini a partire dai 6/7 anni di età, La pietra dello scandalo pone il pubblico di fronte all’inciampo determinante che l’uomo si trova a contemplare, ovvero la scelta tra il bene e il male.
“Quando i bambini si siedono in platea, l’azione è già cominicata: un Re sta guardando lo spettacolo – racconta la regista e drammaturga –. Ciò che è finto (il Re) diventa metafora di ciò che è vero: e il teatro, mettendo in scena il teatro, diventa metafora della vita. Perché la storia di chi desidera diventare Re non ha mai fine. A un Re succederà sempre un altro Re. E mentre il tempo scorre, un sempre nuovo Macbeth è posto tra l’essere e il non essere, tra il bello e il brutto, tra il fare e il non fare”. Concepito e diretto da Chiara Guidi (prodotto da Societas in collaborazione con Teatro Bonci di Cesena / Emilia Romagna Teatro Fondazione), lo spettacolo coinvolge una ventina di giovani che da qualche anno sono attivi al Teatro Comandini di Cesena nelle esperienze di teatro che l’artista conduce sotto il nome di Essere primitivo. In scena: Martina Ambrosioni, Andrea Bartolini, Andrea Bianco, Alessia Bossari, Livia Bottignole, Antonia Casadei, Christian Compare, Francesco Maria Dell’Accio, Francesco Di Giorgio, Arianna Giorgini, Sara Iacchia, Alice Leoni, Sofia Maccherozzi, Ledian Ndoj, Sara Pierozzi, Emanuele Rossi, Federica Scaringello, Nicolas Verdier, Pier Paolo Zimmermann.
Con il Metodo errante Puerilia tenta di mettere a fuoco un movimento che, insieme a insegnanti e attori, prepara il terreno del gioco teatrale nel quale l’arrivo dei bambini determina la vera relazione rivelandone i punti di crisi. Per questo motivo il metodo è chiamato errante, perché si interroga incessantemente e muta nel suo farsi, fitto di relazioni.
Ricopre grande rilievo in questo contesto il dialogo che si terrà giovedì 28 aprile alle 17.00 alla Biblioteca Malatestiana con Goffredo Fofi e Fausta Orecchio, dal titolo Un signore maturo con un orecchio acerbo (da Gianni Rodari). L’irriducibile intellettuale di vocazione minoritaria e l’editrice per l’infanzia, dialogheranno con tutti coloro che cercano
una relazione con i bambini e con i giovani, e che pongono questa relazione nel cuore della loro professione, della loro esistenza e del loro essere cittadini. A partire dai componenti del laboratorio permanente Libertà di movimento – insegnanti, artisti, cittadini – che si ritrovano periodicamente al Teatro Comandini per interrogarsi, perché spesso le azioni che compiamo di fronte ai piccoli e ai ragazzi ci appaiono insufficienti.
Fausta Orecchio è la fondatrice e artefice, con Simone Tonucci, di una casa editrice, Orecchio Acerbo, che si relaziona all’infanzia lasciandosi muovere nei formati della grafica, nella scelta dei materiali, delle storie e delle illustrazioni, da un ascolto errante che conduce alla produzione di libri-gioco. Goffredo Fofi, critico letterario e cinematografico, ma anche osservatore del mondo civile, molto arrabbiato con una società che pone lo scavo dell’arte in condizione di esilio, ha una formazione e un’esperienza originaria di maestro elementare. Puerilia gli ha chiesto di raccontarsi oggi che, come grande vecchio, è sempre più bambino: per dirla con gli illuminati editori, e con Gianni Rodari, è “Un signore maturo con un orecchio acerbo”.
Il programma di Puerilia 2016 – che, avviato venerdì 8 Aprile proseguirà fino a domenica 1 Maggio al Teatro Comandini e alla Biblioteca Malatestiana di Cesena.
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