La storia inizia nel 1994 quando, a 5 anni, Cecilia rimane affascinata da un’arpa vista in TV.

Nel 1998 scrive una lettera a Babbo Natale senza alcuna intestazione ed un unico contenuto: “ARPA”.

Lo strumento arriva e due anni dopo Cecilia viene ammessa al Conservatorio di Torino.

Studentessa ribelle, ma talentuosa e curiosa, coltiva il gusto per la sperimentazione, cercando di slegare l’arpa dall’immagine classica ad essa associata.

La sperimentazione per lei è una dote naturale ed è stato semplice trasformare uno strumento classico come l´arpa in uno strumento elettronico, attraverso l´uso di sintetizzatori e l´aiuto del suo produttore Neda che le ha spalancano le porte di nuove possibilità espressive. In “Guest“, il suo primo disco, l’arpa inaspettatamente pop diventa il punto di partenza per raccontarsi e raccontare ciò che ha intorno.

Lo scorso 2 Aprile dopo il live alla Rocca Malatestiana abbiamo incontrato Cecilia che ci ha raccontato il suo percorso musicale e il suo tour andato a buon fine tra le mille peripezie legate al trasporto dello strumento.

Buona visione!

Veronica Marrulli

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