Per la sua 25ª edizione, la storica manifestazione dedicata al teatro e alla scuola si…

Martedì 6 dicembre, presso la sala studio Beta, si è tenuto il laboratorio di Arteterapia organizzato dall’associazione studentesca Analysis. Partiamo dal principio: cos’è l’arteterapia?
L’arteterapia utilizza le attività artistiche visuali, quindi dipingere, disegnare, cantare, recitare e chi più ne ha più ne metta, come mezzi terapeutici, per aiutare il paziente a crescere e migliorare nella sfera emotiva, affettiva e relazionale.
Questo laboratorio è stato tenuto dalla bravissima Giorgia Valmorri, che ha cercato di farci capire come funziona questo tipo di terapia. Qual è il modo migliore per conoscere una cosa? Beh, sicuramente farla! Gloria ci ha permesso di entrare a pieno nel mood dell’arteterapia, mettendoci a disposizione tantissimo materiale per poter creare un’opera che rappresentasse noi stessi. Una cosa che mi ha colpito è stata la richiesta che ci ha fatto: “concentratevi sul materiale, non pensate già all’opera finita”, e quindi su ciò che ci provocava toccare un tessuto, vedere un colore, usare il pennello in un modo o in un altro, più che pensare a disegnare questo o quest’altro.

La cosa incredibile è stata che, pur non conoscendo gli altri partecipanti, la creazione di quest’opera ci ha permesso di aprirci completamente, di descrivere la nostra personalità a dei perfetti sconosciuti. Infatti, l’arteterapia è quasi sempre una terapia di gruppo, in cui si condividono, senza timore o imbarazzo, i propri sentimenti, le proprie emozioni, e, perché no, i propri problemi. A volte dimentichiamo, o sottovalutiamo, quanto sia utile parlare con gli altri. E soprattutto trascuriamo quanto l’arte renda possibile “vedere” ed “esprimere” molto più di quello che le parole possano fare, a volte senza neanche rendercene conto!
Se volete iniziare gradualmente a scoprire i benefici terapeutici dell’arte, un consiglio che posso darvi è comprare (oppure scaricare e stampare dal fantastico mondo dell’internet) dei libri di disegni da colorare; so che può sembrare una cosa “da bambini”, ma con il sottofondo giusto, vi assicuro che otterrete dei risultati che non vi sareste mai immaginati!
Chiara Russo
Ass. studentesca Analysis
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